Stampa in pdfRADON: Hai avviato il monitoraggio?


Regione Puglia

Legge regionale 3 novembre 2016, n.30
"Norme in materia di riduzione dalle  esposizioni alla radioattività naturale  derivante dal gas 'radon' in ambiente  confinato"

RADON: Hai avviato il monitoraggio?


  Obbligo della valutazione esposione al Radon per i luoghi accessibili al pubblico  


  Il termine ultimo per l'avvio delle misurazioni è in SCADENZA!  




La Legge Regionale 3 Novembre 2016 n. 30 prescrive la misura di radon per tutti i luoghi accessibili al pubblico, indipendentemente dalla loro localizzazione, su tutto il territorio regionale.

Per gli edifici strategici di cui al D.M. 14.01.2008 e destinati all'istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare i 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva. Per gli interrati, seminterrati e locali a piano terra degli edifici diversi da quelli sopra specificati, e aperti al pubblico, con esclusione dei residenziali e dei vani tecnici isolati al servizio di impianti a rete, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso non può superare 300
Bq/mc, misurato con strumentazione passiva. Sono esentati dagli obblighi di misurazione i locali a piano terra con superficie non superiore a 20 mq, salvo che in virtù di collegamento strutturale con altri locali non derivi il superamento del limite dimensionale previsto per l’esenzione, purché dotati di adeguata ventilazione.

La misura deve essere effettuata con strumentazione passiva tramite rivelatori a tracce nucleari del tipo CR-39 pronti all'uso: sarà necessario mappare e posizionare i dosimetri ad una altezza compresa fra circa 1 e 3 metri, in un'area lontana dalle fonti di calore e di ricambio d'aria.

La misura deve essere determinata come valore medio di concentrazione su un periodo annuale suddiviso in due semestri primaverile-estivo e autunnale-invernale.

In caso di mancata trasmissione delle misurazioni entro diciotto mesidalladatadientratainvigoredellaleggeregionale,il comune provvede a intimare con ordinanza la trasmissione delle misurazionisvolte,concedendounterminenonsuperiorea trenta giorni, la cui eventuale e infruttuosa scadenza comporta la sospensione per dettato di legge della certificazione di agibilità.


Fonte: Arpa Puglia - FAQ Radon - Legge Regionale n.30 del 3/11/16


Cos'è il radon?

Il radon è un gas radioattivo naturale, incolore e inodore. È generato dal decadimento del radio, cioè dal processo per cui una sostanza radioattiva si trasforma spontaneamente in un’altra sostanza, emettendo radiazioni.

Il radio è, a sua volta, prodotto dalla trasformazione dell’uranio, presente nelle rocce, nel suolo nelle acque e nei materiali da costruzione. Una volta formato anch’esso decade dando origine a tuttaunaseriedialtrielementichiamatiprodottidi decadimento. Il diretto discendente del radio (Ra-226) è il radon (Rn-222) che a sua volta decade in altri elementi. La progenie del radon (Ra-222) è comunemente indicata come “figli del radon”.

Prima di decadere il radon rimane in vita per un tempo sufficientemente lungo (ha un tempo di dimezzamento di 3,8 giorni) che gli consente di essere trasportato, in quanto gas, dai flussi di aria presenti nei suoli, anche a distanze notevoli, fino anche ad alcune centinaia di metri. Anche i figli sono radioattivi ossia decadono a loro volta emettendo radiazioni.


Quali gli effetti sulla salute?

Negli ultimi decenni sono stati condotti diversi studi sui danni alla salute del gas radon. Le ricerche hanno messo in evidenza come leinalazionidi radon,adeterminateconcentrazioni,possano aumentare il rischio di tumore polmonare. I risultati degli studi affermano che il gas radon rappresenta la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo.

L’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità), attraverso l’IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), ha inserito il gas radon nella lista degliagenticancerogenipiù pericolosi attualmente conosciuti (Gruppo 1).


Come entra il radon negli edifici?

Il radon arriva negli edifici risalendo dal suolo secondo un principio noto come effetto camino. L’effetto camino è lo stesso meccanismo che gli architetti sfruttano per garantire una buona ventilazione naturale negli edifici ed è dettato dalla differenza di pressione tra l’ambiente interno dell’edificio e l’esterno.

All’interno delle abitazioni la pressione è maggiore, soprattutto in inverno quando le temperature esterne sono più basse e all’interno più alte per l’attività dei sistemi di riscaldamento. Questo gradiente richiama l’ingresso d’aria all’interno dell’edificio e con essa penetra anche il radon che esala dal sottosuolo verso gli ambienti residenziali.

Il radon passa attraverso le microfratture presenti nei pavimenti, sulle pareti e mediante le tubazioni del gas, dell’elettricità, dal sistema fognario e ogni impianto esistente.


Come si misura il radon

La grandezza che viene presa come riferimento per valutare l’entità del fenomeno è la concentrazione di radon gas (o Radon 222) in aria.

Viene espressa in Bq/m3 (Becquerel per metro cubo), ossia il numero di trasformazioni nucleari che ogni secondo sono emesse in un metro cubo di aria. La misura si effettua con diverse tecniche: il metodo più diffuso ed economico, con il quale sono state fatte decine di milioni di misure in tutto il mondo, richiama i dosimetri degli addetti ai reparti di radiologia dei laboratori di analisi cliniche.

Un dispositivo delle dimensioni di una tazzina di caffè, viene posizionato nell'ambiente che si vuole misurare.
Nel dispositivo, costruito con comuni plastiche del tutto innocue, è presente un materiale sensibile alle radiazioni alfa emesse dal radon e dai suoi prodotti di decadimento.

Entrando nel materiale, le radiazioni alfa producono un danno molecolare attraverso un meccanismo simile a quello che avviene per il tessuto umano. L’interazione della radiazioni alfa con il materiale provoca delle tracce indelebili.

Al termine dell’esposizione il dispositivo viene portato in laboratorio ed analizzato. Il “numero” delle tracce rivelate è proporzionale alla concentrazione del radon gas presente nell'ambiente in esame.

A causa della elevata variabilità della concentrazione di radon la misura deve essere protratta per un intero anno, possibilmente suddivisa in due semestri corrispondenti al periodo caldo (primavera-estate) e freddo (autunno-inverno). Il costo di una singola misura di radon si aggira intorno ad alcune decine di euro cui sommare il costo delle apparecchiature.

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  • analizzare le vostre strutture e valuta le necessità operative utili a ottemperare alla norma
  • realizzare la mappatura dei locali e indica la localizzazione ottimale dei rilevatori
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  • ritirare e sostituire secondo il piano di monitoraggio i rilevatori inviandoli al centro LAT di riferimento
  • analizzare i risultati dei test e predisponecomunicazione da trasmettere entro un mese dalla conclusione del rilevamento al comune interessato e ad ARPA Puglia.

  Rivolgetevi ai nostri esperti affinchè entro giugno 2018 possiate avviare il monitoraggio ed essere in regola.  


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